Il viaggio ha toccato tre stati del Messico: Quintana Roo, Yucatán, Campeche. Prima tappa: Cancun – Merida

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Arrivai a Cancun alla fine di luglio 2017. Immediatamente entravo in contatto con la sua immensa spiaggia e potevo immergermi in questo mare turchese. Questo e’ il racconto della nostra meravigliosa avventura che parte da li.

Immagine con l’itinerario completo

La mia famiglia proveniente da Milano mi stava raggiungendo via Atlanta. Esistono molti alberghi a buon mercato nella citta’, prenotabili fácilmente dai normali motori di ricerca. A meno che voi non vogliate prenotare nella zona Hotelera, quella degli alberghi pazzeschi a 5 stelle appesi all’orizzonte. (vedi articolo dedicato a Cancun).

Radunato il gruppo e prelevata l’auto a noleggio siamo partiti. Per festeggiare il momento solenne abbiamo fatto il pieno di dolcissimi donuts colorati direttamente in fabbrica. Il caffe’ in Messico non e’ il massimo, ma ci si puo’ accontentare. Direzione Merida 320 km – “cuota” (l’autostrada vs Playa del Carmen che poi svolta verso destra). L’itinerario prevedeva una deviazione verso il sito archeologico di Ek Balam, nei pressi di Valladolid; purtroppo primo errore: alcuni siti precolombiani NON accettano carte e noi eravamo sprovvisti di pesos in contanti. Dopo un pranzo frugale a base di tortillas e pollo alla griglia sulla strada, non potevamo mancare l’obiettivo: Chichen Itza. Assoluto capolavoro della storia e dell’architettura Maya. Attenzione il sito chiude alle 4:30 p.m., se ne tenga conto nella programmazione e per fortuna accetta carte di crédito. (circa 12 euro il ticket in valuta MXN).

Il sito e’ un capolavoro che la storia ci ha donato, impossibile farne a meno, ne resterete affascinati. Le geometrie, la potenza degli elementi e della pietra d’angolo sembrano dimostrare presenze misteriose e piu’ complesse. Nonostante sia un tantino* commerciale, si mantiene bene in tutte le sue parti. La visita vi impegnera’ per 3 ore almeno.

La pirámide di Chichen Itza, assoluto capolavoro dell’arte e dell’architettura MAYA
Il sacro cenote poco distante, un luogo molto importante per la loro cultura: questi rappresentavano il tramite con l’aldila’
  • Dall’agave sembra nascere l’immensa opera

     

  • * Nota a margine sulle bancarelle di Chichen Itza: credo che le bancarelle distraggano il visitatore, altresi trattandosi di un sito cosi importante e tra i piu’ visitati al mondo, credo sia comprensibile che i locali ne traggano il corretto sostentamento; per questo motivo ne ritengo tollerabile l’invasiva presenza.

Siamo giunti in serata alla prima base: l’importante capitale dello Yucatán; Merida vivace e colorata e’ un affascinante mix di cultura maya e ispanico coloniale, fondata nel 1542 dal conquistadores spagnolo Francisco de Montejo sul luogo di un’antico insediamento precolombiano. La citta’ vecchia dalla pianta a scacchiera e’ ricca di ristoranti e locali. Quest’anno sarà speciale per Merida, è stata infatti nominata Capitale Americana della Cultura 2017.

Accattivante e rica di sapore la comida yucateca (il cibo qui e’ diverso dal resto del Messico): assolutamente da provare la cochinita pibil, Panuchos, poc chuc, queso relleno e la sopa de lima.

Tra i tesori culturali troviamo anche la Zona Archeologica di Dzibilchaltún, con il tempio delle  Siete Muñecas (7 Bambole molto enigmatiche di terracotta che qui sono state trovate), costruito in modo che,  durante l’equinozio di primavera, la luce del sole entri da una finestra ed esca dall’altra.

Il tempio delle sette muñecas nell’area di Dzibilchaltún

A pochi Km da Merida vi consigliamo Izamal, la citta’ gialla delle 5 piramidi immerse nel tessuto urbano, nella stessa giornata e’ opportuno visitare la spiaggia di San Bruno Beach e giungere fino a Progreso famosa per il suo lunghissimo pontile che si allunga nel Golfo Del Messico a Nord Est.

Il bellissimo monastero francescano di Izamal. La citta’ e’ tutta gialla… come il monastero.

 

La spiaggia di San Bruno Beach. A occidente la citta’ di Progreso
Un coloratissimo graffito di Progreso

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