L’armeria Reale a Torino patrimonio dell’Umanità

è una delle più ricche collezioni di armi e armature antiche del mondo insieme all’Armeria Reale di Madrid, quella imperiale di Vienna e quella dei cavalieri di Malta. Nel 2016 il complesso dei Musei Reali, che comprende Palazzo Reale, la Galleria Sabauda, l’Armeria Reale e il Museo Archeologico.

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Nella galleria del Beaumont la spettacolare parata di cavalli sormontati da armature assieme alla preziosa collezione d’armi 


L’idea di istituire un museo dedicato alle armi risale alla fine del 1832 quando Carlo Alberto, dopo avere fondato la “Regia Pinacoteca”, inizia a fare raccogliere nella Galleria Beaumont, ormai svuotata dalle grandi tele che ornavano le pareti, le armi di proprietà dei Savoia.
L’organizzazione venne affidata a Vittorio Seyssel D’Aix, capitano di artiglieria e primo direttore dell’ “Armeria Antica e Moderna” che verrà inaugurata nel 1837.
Gli oggetti provenivano inizialmente dagli Arsenali di Torino e Genova e dalle raccolte del Museo di Antichità. Ad essi furono aggiunti esemplari acquistati nel mercato antiquario, tra cui l’importante collezione dello scenografo milanese Alessandro Sanquirico (1833) e la cospicua raccolta appartenuta alla famiglia bresciana Martinengo della Fabbrica (1839). Nel 1840 il Museo si dotava del suo primo catalogo che descriveva 1.554 oggetti. Nel 1842 alla Galleria Beaumont si aggiunsero i locali della Rotonda, progettati da Pelagio Palagi, concepiti per ospitare le collezioni più recenti del museo carloalbertino, tra cui la raccolta di armi orientali.
Questo settore si arricchì ulteriormente, dopo il 1878, con la donazione delle collezioni personali di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. Con l’avvento della Repubblica nel 1946 l’Armeria – fino ad allora alle dipendenze del Ministero della Real Casa – diventa museo statale.

 

 


Dopo una serie di lavori di riallestimento e restauro portati a termine nel 2005 è stato ripristinato l’assetto storicizzante della collezione improntato a criteri di stampo scenografico. L’Armeria possiede attualmente più di 5.000 oggetti che spaziano dalla Preistoria all’inizio del Novecento, tra i quali uno dei più importanti nuclei è costituito dalle armi e armature cinquecentesche. Tra questi ultimi, particolare attenzione meritano la spada di San Maurizio, preziosa reliquia appartenuta alla famiglia reale sabauda, le armature di Emanuele Filiberto e una spada utilizzata da Napoleone Bonaparte nella Campagna d’Egitto.

All’Armeria è anche annesso il Medagliere Reale, destinato a raccogliere, nei preziosi mobili palagiani, la collezione di monete e una selezione di antichità classiche e oggetti preziosi di Carlo Alberto.

Questo settore si arricchì ulteriormente, dopo il 1878, con la donazione delle collezioni personali di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. Con l’avvento della Repubblica nel 1946 l’Armeria – fino ad allora alle dipendenze del Ministero della Real Casa – diventa museo statale.

Dopo una serie di lavori di riallestimento e restauro portati a termine nel 2005 è stato ripristinato l’assetto storicizzante della collezione improntato a criteri di stampo scenografico. L’Armeria possiede attualmente più di 5.000 oggetti che spaziano dalla Preistoria all’inizio del Novecento, tra i quali uno dei più importanti nuclei è costituito dalle armi e armature cinquecentesche.

All’Armeria è anche annesso il Medagliere Reale, destinato a raccogliere, nei preziosi mobili palagiani, la collezione di monete e una selezione di antichità classiche e oggetti preziosi di Carlo Alberto.

 


L’Armeria Reale di Torino è un luogo magico che ci porta fuori dal tempo, tra balestre, spingarde, armi leggere e cotte di maglia.

Un salto nell’iperspazio nel passato tra dame e cavalieri sui propri bardi purosangue (sono imbalsamati). Un tripudio di armi corazze scudi e armature che pesavano fino a trenta chilogrammi e dovevano certo incutere timore a chi ne era sprovvisto.

Un punto di riferimento di assoluta importanza per tutti gli studiosi di storia sabauda. La sala e le armature esposte sono davvero meravigliose e ricche. vale la pena vederle, comprendendo nella visita anche Palazzo Reale. Il biglietto è unico e quindi bisognerà prevedere una visita di 3- 4 ore.

 

Tra questi ultimi, particolare attenzione meritano la spada di San Maurizio, preziosa reliquia appartenuta alla famiglia reale sabauda, le armature di Emanuele Filiberto e una spada utilizzata da Napoleone Bonaparte nella Campagna d’Egitto.

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