Il nostro viaggio a Creta: spiagge, sole e leggende 2001 anni prima di Cristo

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Un’orrenda bellissima prospettiva

Ci sono diversi voli che portano a Creta. Si può volare in ca. 3 ore da Milano, Venezia o Pisa, tra le altre, con le diverse compagnie su Heraklio o Chania.

Itinerario

La nostra base è il residence AESTAS APTS nella ridente località balneare Agia Marina vicino Chania. Il punto è strategico perché vi consentirà di arrivare nelle località più interessanti in meno della durata di una partita di calcio.

Elafonissi (Ελαφόνησος)

A circa 90 min da Chania, Elafonissi, è un luogo magico. Solo Zeus, che è nato a pochi Km da qui del resto, poteva concepire un capolavoro così stupendo. Una perla considerata da molti i Caraibi del Mediterraneo. Percorriamo la nuova strada quasi fino a Kissamos, quindi si svolta a sinistra lasciandoci i tranquilli paesini alle spalle, affrontiamo così un percorso montano percorrendo gole affascinanti e impervie. Partendo presto eviterete i pulmann che possono far aumentare il tempo del viaggio. Terminata la discesa vi apparirà il Mar Libico e dopo pochi Km, un ampio parcheggio libero. “Seguendo” l’istinto arriviamo facilmente alla spiaggia, che vi stupirà con i suoi colori argentini e brillanti. Una laguna che vi lascerà senza fiato a destra e il mare aperto a sinistra. La laguna è uno spettacolo è come se una conchiglia avesse morsicato la spiaggia lasciando una sottile striscia di sabbia che collega l’isolotto di Elafonissi. Esistono 3 principali gruppi di ombrelloni con 3 chioschi non troppo invasivi. Il costo di un set con 2 lettini è di 8 €.

Elafonissi: laguna interna

Non esitate! Attraversate la laguna e oltrepassate le piccole dune di sabbia protette e NON oltrepassate le transenne per raccogliere i gigli di mare tra i cespugli, perché sarete richiamati dal personale del parco. Questa spiaggia è di una bellezza disarmante, ha sabbia bianca che sfuma nel rosa tra scogli nero lava dell’acqua turchese. Per lo snorkeling: qui l’acqua è calda e i colori subaquei sono carini, soprattutto nelle fasi di risacca con l’habitat marino, purtroppo i fondali sono molto sabbiosi e non ho trovato molti pesci.

Lo splendido effetto mimetico di un amico sommerso
Elafonissi: isola. Si possono notare le sfumature rosa e nero della sabbia

Falassarna

La baia di Falassarna, a circa 45 min da Chania è probabilmente una delle spiagge più estese della Grecia e a mio avviso rimane tra le più belle d’Europa. Arriviamo a Kissamos e superiamo il porto. Salendo verso sud e scollinando vi apparirà una spiaggia infinita. Attenzione fermatevi al mattino, perché durante il pomeriggio il panorama controsole vi apparirà molto meno attraente, a questo proposito Falassarna gode di un impagabile tramonto. Nella punta a nord è presente anche un sito archeologico, (seguite per ancient Falassarna). C’è un ampio parcheggio libero e potrete usufruire di servizi, ombrelloni e lettini, set a 8 €. Al mattino potrete sentirvi i re di Falassarna, e respirare il mare. Non ci sono problemi se si desidera stendere il proprio asciugamano, attenzione è possibile che la spiaggia sia interessata dal meltemi, il famoso vento greco che proviene da Nord, quindi ricordatevi di ancorare saldamente il vostro ombrellone. Il mare: noleggio di moto d’acqua, cayak, e poltrone che vengono trascinate dai motoscafi. Abbiamo trovato molto accessibili e organizzati i “beach village”, con 11 € un club sandwich ed enorme birra media, qui la sera va in scena la movida, la musica aumenta e da luogo a feste e divertimenti.

Falassarna vista verso Sud
Non solo mare: club sandwich di tutto rispetto

Lo snorkeling è buono ma per risultati migliori spostatevi più a nord verso gli scogli e non dimenticate la camera subaquea.

Gramboussa (o Gramvousa)

Siamo nella parte Nord Ovest di Creta, all’estremità della penisola, la spiaggia è di rena bianca, è uno dei posti più incantevoli di tutta Creta e si può raggiungere con il battello dal porto di Kissamos con 27 € a testa in 60 minuti di navigazione nel golfo di Kissamos. L’isola di Imeri Gramvousa è famosa per l’importanza strategica, infatti sulla sommità i veneziani costruirono l’inespugnabile fortezza che proteggeva una Santa Barbara fornitissima. Il forte rimase sempre in mano veneziana, resistendo anche a lunghi assedi da parte dei turchi (1645). Fu la stessa serenissima ad abbandonare l’isola, che rimase abbandonata fino al 1821. Sede di leggende e furibonde lotte di pirati e marinai. Una di queste leggende narra che c’è un grande tesoro sepolto in una delle numerose grotte. A mio avviso, oggi il tesoro, l’immensa fortuna è rappresentata dall’ambiente stesso e dal colore azzurro topazio del mare, dal panorama a 180° semplicemente immenso, che porterò sempre con me. In 20 minuti dalla spiaggia si raggiunge l’entrata del forte, dal quale il panorama vi ripagherà della fatica. E’ parte caratteristica del paesaggio, il vecchio relitto ossidato e aggredito dai marosi, di una nave libanese la Kalyviani spiaggiata nel 1981. Nella quale mi sono avventurato con la mia Nikon, rischiando anche di perdere il battello di ritorno. L’esperienza seppur breve non ha prezzo, infatti essere legati al battello, presuppone di rispettare gli orari di ripartenza. Sarei rimasto anche di notte per godermi il tramonto e certamente a “riveder” le stelle.

Il relitto della Kalyviani nella spiaggia di Gramvousa
Il relitto naufragato nel 1981 sta per scomparire rispetto a vecchie foto dell’epoca

 

 

Balos

Chi mi ha noleggiato l’auto mi ha proibito contrattualmente di arrivare a Balos by car, quindi lo posso solo ringraziare perché questo ci ha consentito di approdare anche a Gramvousa. In effetti Balos è comunque raggiungibile da terra con uno sterrato di circa 8 km e una passeggiata. E’ un posto meraviglioso! Balos è una laguna spettacolare con acqua trasparente dove certamente sono nati gli Dei. Non scriverò che c’è troppa gente, perchè è ovvio, tutti hanno diritto di fruire del bello, anche se all’arrivo dell’ultimo traghetto la discesa di turisti ricorda l’invasione degli orchi; provenienti dalle terre selvagge. Si ritorna sul battello alle 16:30 e c’è il tempo per il tuffo in un mare d’incanto: il Mare Nostrum.

Seitan Limania

Il porto del diavolo è un insenatura, una perla incastonata nella roccia, un fiordo. Una spiaggia emozionale con l’acqua in simbiosi con la roccia. Gli elementi si sposano nella natura e nelle forti sensazioni. E’ un capolavoro e ricorda la citazione di Fabrizio De Andrè che diceva: “le spiagge te le devi guadagnare”. Una sorta di piscina pulitissima a 5 stelle senza pesci. Naturalmente priva di ogni orpello turistico è la spiaggia che mi ricorda il bagno nel mare mosso, davanti a casa, quando per andare al mare si usava il verbo “scendere in spiaggia”. Ciò premesso, si deve dire che la discesa al mare non è tra le più agevoli, è necessario fare attenzione ed usufruire del sentiero di destra, meglio con le scarpe da ginnastica, le infradito non le consiglio, attenzione ai bimbi più piccoli. Non è una spiaggia attrezzata e si raggiunge in 40 minuti da Chania.

Seitan: Un dono della natura, una spaccatura nella roccia crea il porto del diavolo
Camere utilizzate:
Nikon Coolpix W300, per le immagini subacquee, Nikon D3000, per esterni giornalieri, per interni e notturni tel. VIVO

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